Introduzione della maestra Mariavittoria 
alla seconda lettera degli scolari  

Torino, 28 febbraio, 1999. 
Caro signor  Lucio, 

    con la sua risposta alla precedente lettera l'affetto, l'interesse e la curiosità nei suoi confronti sono saliti ad alti gradi creando situazioni ed opportunità nuove di dialogo, comunicazione e ricerca, delle quali le sono infinitamente grata. 
    Intanto lei è straordinariamente in sintonia con la ricettività dei bambini, ed è riuscito a trasformare quello che poteva essere un momentaneo intervento sullo studio della storia di quinta, in un'avventura ed in un gioco nuovo per partecipare ai quali occorrono autenticità affettiva ed impegno spontaneo. 
Forse le sarà più chiaro quello che intendo dire leggendo le lettere dei miei scolari che non hanno certo avuto bisogno di sollecitazioni per risponderle e, preferendo intrattenere con lei un rapporto esclusivo, hanno decisamente rifiutato di prendere in esame  ancora una volta, l'opportunità di una risposta collettiva. La "colpa" è delle attenzioni individuali che lei ha saputo rivolgere loro con un rispetto "alla pari" che li ha resi felici e ne ha stimolato la fiducia e l'affetto: mi hanno fatto leggere le loro lettere. 
   Grazie per il drago di Simone, al quale si può fare il solletico ed averne meno paura, grazie per i complimenti al corsivo di Cristian, conquistato in cinque anni di fatica e di adeguamenti ad una realtà per lui sempre troppo difficile; per la delicatezza nello sdrammatizzare la "ciccia" di Mancini, occasione di eterni conflitti e prese in giro, per la leale risposta a Chiara, per essere un amico che gioca con loro per il piacere di farlo, e sa proporre loro ricerche ed interessi su cose vere, non su obblighi scolastici. 
   Come leggerà nelle risposte dei bambini le sue pagine sono state lette spontaneamente con un interesse nato dal desiderio e dalla curiosità di conoscerla meglio anche quando erano un po' difficili: adesso sanno qualche cosa sul pensiero di Aristotele ed anche i più distratti sono andati immediatamente a cercare spiegazioni sui punti oscuri. 
   Naturalmente questo è solo l'inizio. Ora metteremo insieme tutti i dati e ... completeremo il gioco. 
Ci vorrà un po' di tempo perché abbiamo parecchi impegni in corso ed un certo numero di preparativi da ultimare per la fine dell'anno (stiamo anche ... cercando due trombe che ci accompagnino nella "leggenda dei Piave"). 
    Abbiamo parlato tanto di guerra e forse sta maturando con più consapevolezza la percezione di come il conflitto e la lotta tra i popoli per interessi contrastanti sia ancora molto vicino alla nostra realtà, qualcosa da decifrare oggi, non solo da studiare domani. 
    Sulla storia dei nonni di Mezzenile che vedrà citata da molti le accludo il pezzo che ho scritto per introdurla in una ricerca ... dal finale ancora tutto da sviluppare ... ; le saranno anche più chiare così le storie degli altri nostri corrispondenti che ormai, inevitabilmente, hanno già sentito parlare di lei ed attendono notizie. 
La pressante richiesta di fotografie della sua infanzia nasce dal desiderio di vederla rappresentata nella nostra "parete dei novecento" in vecchie foto di famiglia o e nei tempi più recenti e anche dal desiderio di "vedere" com'era Luciano e non solo immaginarlo. 
   Come vede le richieste aumentano, perciò anch'io mi sento costretta a dire "se lo ritiene opportuno", per non essere troppo invadenti e sfacciati. 

    Con stima e sincera amicizia, 

la " maestra Mariavittoria". 

Allegato
                  La maestra di Mezzenile